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I RovinaGiornate
di Swelsh
Stimolato dai lavori di Pirsig, ho deciso di mettere per iscritto
alcuni dei risultati di questi stimoli in forma di piccoli saggi. Sono sicuro che siano
soltanto bozze con diverse imprecisioni, ma rappresentano i miei sforzi da principiante di
inserire qualche elemento della metafisica della qualità nella vita di tutti i giorni. Vi
prego di esprimermi le vostre opinioni sia che questo saggio sia interessante, banale, con
un minimo potenziale o qualunque altra cosa. Saranno molto gradite e di grande aiuto. Il
mio indirizzo è: swelmal@aol.com.
Di solito vengono fuori dal nulla. Sei lì che trascorri la giornata
pensando
agli affari tuoi, e ti colpiscono senza preavviso, ragione o scopo, e può
capitare ovunque, a tutti, in ogni momento.
Di solito nel mio mondo arrivano sotto forma di genitori. Mi occupo di insegnare tennis
secondo un programma con il quale proviamo ad allenare i ragazzi a raggiungere il loro
potenziale. Alcuni dei nostri ragazzi diventano molto bravi, ed altri riescono a
migliorare soltanto un po' rispetto a prima. La nostra filosofia è comunque quella
di dare a tutti una possibilità di realizzare i loro sogni. La annuncio ai ragazzi quasi
tutte le settimane, questa filosofia, e per di più tutti i nostri allenamenti si basano
su molti avvicendamenti di vari ragazzi a vari livelli. Ogni giorno, un allievo già
classificato a livello nazionale si può ritrovare ad allenarsi in campo con un non
classificato o addirittura con un principiante avanzato. Come ho detto, ognuno ha una
possibilità. Forse è per questo che non mi accorgo di loro quando arrivano.
O meglio, non è proprio così. Li vedo arrivare. Scendono la scaletta fino al campo coi
loro figli, con la mano che si muove a dirti "vieni qui": <<E' lei il
responsabile? Posso parlarle?>> Il crollo del mio umore si accompagna soltanto ad
una ondata crescente di rabbia furiosa. Tengo a bada il pugno chiuso dietro la schiena.
<<C'è un problemino, signore. Il mio piccolo Tommy non viene coinvolto a
sufficienza nel vostro programma. Guardi che lui è proprio eccezionale. Gioca a
calcio, a lacrosse, a badminton e fa parte della squadra di canottaggio. E poi suona il
violoncello, si occupa dei senza dimora, e ha una media voti di 5,356 contro una media
generale di 4. Ha veramente talento: vorrei vederlo messo alla prova, ma i ragazzi con cui
si è allenato ieri non lo hanno impegnato. E' possibile inserirlo ad un livello più
alto?>>
Il resto della giornata è rovinato. So che ieri Tommy ha mandato tredici palline contro
il soffitto allenandosi in linea con altri tre ragazzi. So che Tommy ha perso 11 a 2 in un
gioco a punti con un bambino di 7 anni che era appena stato promosso dal gruppo dei
pivellini. Lo so, ma mi sforzo e dico: <<Sì, signora. La ringrazio. Starò ben
attento è farò il possibile.>>
Ora, invece di provare ad aiutarlo, mi sembra di odiarlo, quel ragazzo. Vorrei vederlo
fare fiasco più di ogni altra cosa, se non altro per dimostrare a questa pazza persona,
accecata da Dio sa cosa, che in definitiva è una pazza. Il mio umore, qualunque cosa esso
sia, è rovinato.
Ciò che è peggio e che questo incontro mi fa ricordare che questa gente è ovunque.
All'ora di pranzo mi fermo da Wendy, visto che ho solo un quarto d'ora. Quando è il mio
turno e penso che forse riesco a sedermi un minuto, la persona prima di me comincia a
lamentarsi perché ci sono dei sottaceti nel suo cheeseburger. Ed è irremovibile. NON ha
ordinato sottaceti e vuole che glielo cambino! Ma lo capite? L'indescrivibile piacevolezza
di un panino da 99 centesimi è stata completamente distrutta in quanto contaminata da dei
sottaceti!
Sulla via del ritorno al lavoro mi sento come se fossi circondato. Come gran finale mi
capita il "pilota della domenica" che fermo al semaforo rosso invece di stare
attento al verde si accende una sigaretta. Resto seduto lì dietro di lui ad ammirare la
strada improvvisamente deserta e conto quanti minuti sono in ritardo. Visto
che non posso più concedermene, do un piccolo colpo di clacson al mio collega pilota, con
il solo risultato di venire contraccambiato con un dito medio alzato ed una serie di
epiteti urlati <<Che c.... suoni, pezzo di m....!>>.
Sono questi i RovinaGiornate, e sono pericolosi. Possono portarti via un giorno della tua
vita, ecco cosa fanno. Il perché di ciò e molto serio. Non è che basta non lasciarli
avvicinare, o provare a passarci sopra. C'è qualcosa di più profondo.
L'allenatore di football americano Lou Holtz ha detto una volta che chi si lamenta del
rimbalzo della palla di solito è chi l'ha calciata via. E' assolutamente vero. Chi si
lamenta di solito ha la colpa. <<Perché ti lamenti del rimbalzo della
palla?>> viene da chiedere. <<Non ti pare che non avrebbe fatto nessun
rimbalzo se tu non l'avessi calciata via? >>. Ma chi si lamenta non se ne accorge.
E' troppo perso per vederlo. Ha completamente perso il senso, e non solo a proposito del
rimbalzo della palla.
Che lo si ammetta o no, tutti noi cerchiamo la Qualità. C'è chi la chiama Religione; chi
la chiama Buddha; altri la chiamano Successo. Ma il punto è che tutti noi siamo in cerca.
O almeno lo siamo stati. I RovinaGiornate cercano qualcos'altro ed è questo che li rende
rivoltanti. La mamma di Tommy, più o meno consciamente, sa che Tommy è un disastro. Ma
in qualche modo nel suo caos interiore ha rimpiazzato questa percezione con l'antagonismo.
Sta abbandonando la vera ricerca della Qualità e comincia a dare la colpa agli altri. E'
colpa degli altri se Tommy non ha qualità. E' colpa degli altri se non è capace. E se
riesce a dare la colpa ad altri abbastanza con forza e a lungo, Tommy non ha più
bisogno di migliorare, perché non è mai colpa sua. E' qualcun altro che l'ha fregato.
Presto Tommy si ritrova senza amici perché si fa guidare da mamma, e di conseguenza è
sempre il momento giusto per dare la colpa ad altri. Il che conduce ad ulteriori lamentele
e alla fine l'idea di Qualità viene sepolta troppo in profondità per poter essere
recuperata. Dopo di che, te ne stai da Wendy a protestare su di uno stupido panino da 99
centesimi, e ti fermi al semaforo a pensare a chi dare la prossima colpa, insieme al tuo
migliore amico, l'uomo della Marlboro.
Nel suo libro, Lo Zen e l'Arte della Manutenzione della Motocicletta, Robert Pirsig parla
di "trappole per l'enthousiasmos" , trappole che ti ostacolano nel
trovare la Qualità. Non fa cenno al dare la colpa ad altri. Nulla ti allontana dalla
Qualità come dare la colpa ad altri. E' veleno per l'anima. Tommy? Lascialo solo:
migliorerà quando sarà pronto. Smetti di protestare per uno stupido sandwich; non sei in
un ristorante a cinque stelle. Datti una mossa al semaforo se vedi che non ci sono più
auto nel giro di un miglio; risparmierai un po' di tempo. I giapponesi hanno un motto:
concentrati sul problema, non sulla colpa. Impiega i tuoi giorni a risolvere problemi e la
Qualità della tua vita crescerà in modo esponenziale. Cerca la Qualità in tutto ed in
tutti e non prendere scuse. E stai alla larga da chi è soltanto interessato a appioppare
colpe. Il giorno che ti risparmierai sarà veramente tuo.
Pirsig ha scritto nel suo libro che la gente è così persa che "La verità bussa
alla porta e [la gente] dice: <<Vattene, sto cercando la verità>>". Se
la verità bussasse alla loro porta, i RovinaGiornate si lamenterebbero del rumore. E tu
che faresti?
Si veda anche La Caverna ("I RovinaGiornate"
parte seconda)
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