MOQ / Italia Online: Forum ("I RovinaGiornate" parte seconda) di Swelsh Stimolato dai lavori di Pirsig, ho deciso di mettere per iscritto alcuni dei risultati di questi stimoli in forma di piccoli saggi. Sono sicuro che siano soltanto bozze con diverse imprecisioni, ma rappresentano i miei sforzi da principiante di inserire qualche elemento della metafisica della qualità nella vita di tutti i giorni. Vi prego di esprimermi le vostre opinioni sia che questo saggio sia interessante, banale, con un minimo potenziale o qualunque altra cosa. Saranno molto gradite e di grande aiuto. Il mio indirizzo è: swelmal@aol.com.
"Vuoi essere un campione? Be', lascia che te lo dica, la gente non vuole un campione. Vuole mangiarsi un cheesburger, giocare al lotto e guardare la TV". (Detective Somerset, dal film "Seven"). Allora in cosa consiste il vero affare? Ecco la mia risposta. Non nell'avere comprensione per la madre psicotica, il comico intenditore da fast-food, o il dotto pilota tabagista. Non nel pensare che la pericolosità di questi che appaiono mediocri, può provocarci qualche piccolo inconveniente. Non nel capire che ci sono guai in arrivo e che la gente non sembra accorgersene. Lasciate che ve lo spieghi in un altro modo. In un articolo precedente ("I RovinaGiornate"), ho presentato alcuni esempi di come ti possano rovinare una giornata. Per me di solito è un genitore folle, incline a intromettersi nelle aspirazioni illusorie del suo bambino.In altri casi, ti può rovinare la giornata una persona che fa le pulci ad una ordinazione da fast-food, o qualcuno che preferisce accendersi una sigaretta al semaforo, invece di svoltare a destra. Il nocciolo del mio articolo era che condizioni di bassa qualità possono soffocare, sottraendoti la possibilità di trascorrere una giornata tranquilla e normale. E ciò è significativo, dato che soltanto noi abbiamo ricevuto il dono di così tanti giorni su questa terra, e toglierne uno è un proposito grave, perfino tragico. Un giorno rovinato e un po' come un pezzetto di vita risucchiata, e mi sento legittimato a lamentarmene. Ovviamente alcuni chiederanno: "Ma perché semplicemente non li ignori? Qual è il problema se loro non cercano la Qualità? Tutto ciò non dovrebbe toccarti." Per certi versi è vero. Se cerchi la Qualità con tutto il cuore, teoricamente gli altri non dovrebbero infastidirti. Teoricamente, dovresti essere superiore a loro, ed essere un esempio. Se non ti piace come vivono, mostragli tu il modo giusto. La mia domanda è: ma se uno si lamenta che ci sono tre sottaceti invece di quattro in un panino, costui ha poi un vero desiderio di trovare la qualità? Certamente, un panino con quattro sottaceti ha più qualità, ma, per usare le parole di Pirsig, quella persona si sta veramente sforzando per raggiungere le alte vette della mente? Ce l'ha una predisposizione a ricercare ciò che è veramente buono? Vuole almeno trovare un modo migliore? Se la risposta è no, allora non sarà sufficiente un semplice esempio. Un altra risposta al mio lamento è che certuni sono "fatti così", e che dovrei risparmiare il fiato per quelli che ascoltano. Aiuta chi puoi. Questo è, per me, una posizione da disfattisti. Se continui a ignorare le persone che non credi di poter aiutare, tutto ciò che ottieni è un enorme (e crescente) gruppo di indesiderabili. La gente non vive una vita di qualità se l'argomento più importante della loro vita è un hamburger con le cipolline. Bisogna che qualcuno smetta di ignorare questo fatto e li tiri fuori di lì. In "Lo Zen e l'Arte della Manutenzione della Motocicletta" (ZMM), Pirsig ha detto che la Qualità si diffonde come le onde in uno stagno. Un atto di Qualità ne provoca una altro, che ne provoca un altro. Ed è proprio così. Ma così agisce anche la Anti-Qualità. Un lamento di un genitore impazzito dà vita ad un corto circuito che provoca una perdita d'umore, che provoca un rimprovero verso un altro ragazzo, che provoca una discussione con il tuo capo e così via. La catena dell'Anti-Qualità è molto difficile da spezzare ed è potenzialmente pericolosa. Se hai a che fare con tanta spazzatura, ne possono derivare situazioni spiacevoli. Qualcuno ha detto una volta che l'unica differenza fra un cittadino perbene ed un manico omicida è una giornata storta. Basta una giornata storta mescolata con un numero sufficiente di eventi di bassa qualità per ottenere una esplosione. Cosa pensate che sia accaduto anni fa quando un impiegato delle poste ha crivellato a colpi di fucile tutto il suo ufficio? Cosa pensate che sia passato per la mente di quei ragazzini a Columbine? Qual era il pensiero fisso di Unabomber? Quante giornate storte hanno passato tutti loro? Quante volte sono stati in fila in un negozio mentre un idiota si lamentava di cose da nulla? Quante volte hanno ascoltato un predicatore vomitare banalità irrilevanti e ipocrite? Quante volte hanno visto glorificare un idiota e deridere un innocente? John Doe nel film Seven è stato uno dei personaggi più sconvolgenti della memoria recente. La maggior parte della gente lo ha dipinto come un pazzo terrificante, ma lo era veramente? Ad un certo punto del film John Doe scrive: "Oggi, in metropolitana, è venuto un tizio e ha cominciato a conversare. Chiacchierava, un uomo solo che parla del tempo e cose così. Ho cercato di essere cordiale e accomodante, ma la mia testa ha cominciato a star male per tanta banalità. Quasi senza accorgermene, l'ho improvvisamente aggredito. Non ne era contento. E non riuscivo a smettere di ridere..." Pazzo, vero? Indubbiamente insano. John Doe può essere accantonato perché è lunatico. Bene, che ne pensate di quella volta che siete stati in fila mezz'ora da Meijer's per comprare un chewing gum? O di quella volta che avete aspettato in banca tre quarti d'ora per incassare un assegno mentre qualcuno davanti a voi stava contando centinaia di monetine allo sportello? Cosa vi sarebbe accaduto se qualcuno in quel momento si fosse messo a chiacchierare con voi? Sareste stati contenti? O vi sareste sentiti quasi spinti ad aggredirlo? John Doe non è poi così lontano da noi. Non è poi così pazzo come credete. Tutto ha un suo peso. Nulla è insignificante. Ogni atto di Qualità, non importa quanto piccolo, ha un suo pregio ed ogni atto di banalità ha ripercussioni. Una Anti-Qualità incontrollata è una forza con cui ci si deve misurare. Bisogna spezzarne la catena ad un certo punto, per impedirne le conseguenze. Bisogna far entrare la Qualità. Una piccola qualità è in grado di invertire la marea. Il problema sorge quando è difficile scorgerla. Quando sei completamente immerso nel letame, il puzzo può essere troppo pesante da sopportare. Ognuno ha bisogno di uno sfogo; un luogo in cui ricaricare le batterie di Qualità. Se non si trova lo sfogo, non resta che provare ad abbattere la bassa qualità che hai di fronte, secondo la logica: "Se distruggo l'Anti-Qualità, forse la Qualità ne prenderà il posto". A volte sono i pensieri come questo che portano alla violenza. Dunque il problema è trovare una ricarica per la Qualità. Non è facile. I ragazzi provano con i genitori, la scuola, la chiesa. Ce la fanno a volte, per lo più no. Allora provano con gli amici, ma a volte nemmeno così funziona. Da grandi provano con lo sport, la politica, la religione. A volte ci si sistemano e calmano il proprio animo. Ben lontani dal tranquillizzare e abbandonare l'angoscia della ricerca, ma almeno in questo caso la triste catena della Anti-Qualità viene allentata. Ma per lo più questi luoghi offrono soltanto un banale placebo e poche possibilità. E' una zona ad alto rischio. Sopraffatti dalla Anti-Qualità, si cerca disperatamente di rimpiazzarla con la Qualità. Sfortunatamente non sembra che questo nostro mondo sia attrezzato per offrirci tale conforto. E allora dove andare? Nel libro "Gli Uomini vengono da Marte, le Donne da Venere", John Gray dice: "Quando un Marziano viene sconvolto, non parla mai di ciò che lo turba. Non graverebbe mai un altro Marziano del proprio problema. ...Al contrario, si tranquillizza e se ne va alla propria caverna a pensarci su, rimuginando per trovare una soluzione. Quando la trova, si sente molto meglio ed esce dalla caverna". Gray parla di come risolvere problemi di relazione, ma è comunque un punto interessante. Mentre sei rintanato nella caverna, la Qualità può tornare ad insinuarsi nella tua vita. Se vieni incessantemente colpito da onde di bassa qualità, devi uscire dall'acqua. Alla fine ti asciugherai. Sfortunatamente, siamo tutti bloccati in un impossibile paradosso. Gli esseri umani isolati dagli altri sono rovinati, ma il contatto con gli altri ci rovina. Nessun uomo è un'isola, ma un'isola a volte è l'unica via d'uscita. Pirsig ha parlato di situazioni di blocco, di come si arriva ad un punto oltre il quale non si riesce a continuare. Modi di superare il blocco, secondo Pirsig, possono essere fare una passeggiata, o andare al cinema. In altre parole, sfuggire il problema. La caverna di Gray è un'ottima fuga. Ritirandosi per un paio di giorni, incontrerai una silenziosa qualità. Nessuna distrazione, nessun disturbo. Concediti un giorno al Lago Walden e ne uscirai rinnovato. Se lasci tranquilla la mente, il subconscio troverà da solo il bene. E' solo quando il male si accumula incessantemente sulla tua psiche che tutto sembra perduto. Ci sono sempre soluzioni, la caverna le porta alla luce. E a quel punto, l'Anti-Qualità viene respinta. Forse un commento indulgente alla cameriera da Wendy per tirarle su il morale e punzecchiare il ridicolo cliente. Forse mettere il genitore pazzo davanti alla verità, e vedere se lo scossone libera un qualcosa nella sua testa piena di fissazioni. Forse un gentile colpo di clacson risveglierà il pilota che si è perduto nel suo errore. Quale che sia la soluzione, la caverna ti aiuta a trovarla. E di solito, migliore è la caverna, migliore è la soluzione. Non ignorare i RovinaGiornate. Sono tanti, sono pericolosi, e sono ovunque nella tua
vita di ogni giorno. Hanno la forza di dar vita alla catena che può condurre al disastro.
Ma non possono invadere la tua caverna, quindi abbine cura. Potrebbe essere l'unico posto
di pura Qualità sulla terra.
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